Il tuo carrello è vuoto
Guida alla scelta della corretta protezione delle orecchie
Protezione dell'apparato uditivo
La protezione dell’orecchio, sia durante lo svolgimento dell’attività lavorativa che in ambito extra lavorativo, risulta essere di fondamentale importanza per qualunque essere umano. L’orecchio rappresenta infatti quell’organo di primaria necessità che, oltre a permettere la percezione dei suoni, garantisce sia l’equilibrio statico che l'equilibrio dinamico del corpo.
È quindi di fondamentale importanza che in ambiente lavorativo il datore di un’azienda richieda a un tecnico competente e qualificato, nell’ambito del servizio di “prevenzione e protezione”, di predisporre una valutazione di impatto acustico professionale da inserire nella dichiarazione aziendale di valutazione dei rischi. Purtroppo, nonostante la normativa vigente (D.Lgs 9 aprile 2008 N. 81 - Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro e D.Lgs. 10 aprile 2006 N. 195 - Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici) e i relativi riferimenti tecnici, alle volte, accade ancora che l’esposizione al rumore rimanga un aspetto sottovalutato alla luce del fatto che la relazione causa-effetto non risulti immediatamente tangibile.
Ai fini della valutazione dell’impatto acustico vanno considerati i seguenti aspetti:
- il livello di rumore e le tempistiche di esposizione del personale presente in azienda;
- i relativi rischi sia in termini di salute che sicurezza;
- gli eventuali interventi tecnici, organizzativi e procedurali che possono essere adottati;
- la verifica circa le prestazioni dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
Vediamo ora in dettaglio quale può effettivamente essere il livello di rumore che il nostro apparato uditivo può realmente sopportare:
1. I principali rischi per la salute
|
||
|
L'esposizione al rumore non è considerata rischiosa finché vengono rispettati i seguenti parametri:
-
il livello limite di esposizione professionale (Lex) risulta essere inferiore a 80 dB (A);
-
il valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza “C” (Ppeak) risulta essere inferiore a 112 Pa ossia 135 dB(C) riferito a 20 (micro) Pa.
Oltre tali valori l'art.189 del D.Lgs 9 aprile 2008 N. 81 definisce tre classi di rischio in relazione al livello di esposizione giornaliera e al livello di pressione acustica massima esercitata dalla fonte di rumore:
Classe di Rischio |
Fascia di appartenenza: |
Misure da adottare: |
Classe di Rischio 1 |
80 < Esposizione ≤ 85 dB(A) |
La scelta di utilizzo dei DPI rimane a discrezione del lavoratore |
Classe di Rischio 2 |
85 < Esposizione ≤ 87 dB(A) |
Diviene obbligatorio l'utilizzo dei DPI affinché riducano al minimo il livello di rumore ed eliminino qualsiasi rischio per l’udito |
Classe di Rischio 3 |
Esposizione > 87 dB(A) |
Diviene obbligatorio l'utilizzo dei DPI affinché abbassino l’esposizione al rumore al di sotto del valore limite riducendo qualsiasi rischio per l’udito |
2. I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
Meglio noti come otoprotettori, tali dispositivi sono studiati appositamente per garantire protezione all'apparato uditivo da fonti o da picchi di rumore possibilmente dannosi. La loro particolarità risiede nel ricoprire un duplice ruolo: da un lato offrono protezione a chi li indossa, dall’altro, nei limiti del possibile, consentono all'operatore di continuare a percepire eventuali rumori di fondo e/o possibili segnali acustici di emergenza.
Sono regolamentati dalle Normative Europee UNI EN che ne specificano i requisiti costruttivi di progettazione, le prestazioni, i metodi di prova e i requisiti di marcatura.
La normativa UNI EN 352 suddivide gli otoprotettori in due principali categorie che comprendono gli INSERTI (meglio noti come tappi) e le CUFFIE:
INSERTI AURICOLARI ANTIRUMORE (o tappi) MONOUSO O RIUTILIZZABILI |
||
|
||
INSERTI AURICOLARI ANTIRUMORE (o tappi) CON CORDINO |
||
|
||
INSERTI AURICOLARI ANTIRUMORE (o tappi) CON ARCHETTO |
||
|
||
CUFFIE AURICOLARI ANTIRUMORE |
||
|
||
CUFFIE AURICOLARI ANTIRUMORE PER ELMETTO |
||
|
||
CUFFIE AURICOLARI ANTIRUMORE ATTIVE |
||
|
Di seguito proponiamo un elenco dettagliato delle specifiche relative alla normativa UNI EN 352, oltre a offrire una panoramica di tutte le ulteriori normative che concorrono a definire i requisiti necessari alla realizzazione dei protettori dell'udito:
UNI EN 352-1:2021 |
Requisiti generali - Parte 1: Cuffie |
UNI EN 352-2:2021 |
Requisiti generali - Parte 2: Inserti |
UNI EN 352-3:2021 |
Requisiti generali - Parte 3: Cuffie montate su dispositivi di protezione della testa e/o del viso |
UNI EN 352-4:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 4: Cuffie con risposta in funzione del livello sonoro |
UNI EN 352-5:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 5: Cuffie con controllo attivo della riduzione del rumore |
UNI EN 352-6:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 6: Cuffie con comunicazione audio legata alla sicurezza |
UNI EN 352-7:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 7: Inserti con attenuazione in funzione del livello sonoro |
UNI EN 352-8:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 8: Cuffie con possibilità di ascolto audio non legato al lavoro |
UNI EN 352-9:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 9: Inserti con comunicazione audio legata alla sicurezza |
UNI EN 352-10:2021 |
Requisiti di sicurezza - Parte 10: Inserti con possibilità di ascolto audio non legato al lavoro |
UNI EN 13819-1:2021 |
Prove - Parte 1: Metodi di prova fisici |
UNI EN 13819-2:2021 |
Prove - Parte 2: Metodi di prova acustici |
UNI EN 13819-3:2020 |
Prove - Parte 3: Metodi di prova acustici supplementari |
UNI EN 9432:2011 |
Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell'ambiente di lavoro |
UNI EN 458:2016 |
Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione dei protettori dell'udito |
UNI EN ISO 9612:2011 |
Determinazione dell'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro |
UNI EN ISO 4869-1:2019 |
Parte 1: Metodo soggettivo per la misura dell'attenuazione sonora |
Ricordiamo che ciascun dispositivo di protezione dovrà essere corredato da certificato di conformità riportante le seguenti informazioni:
-
nome del produttore o marchio commerciale;
-
denominazione del modello;
-
normativa/e di riferimento;
-
avvertenze per l'utilizzo, l'applicazione e la vestizione;
-
valori nominali;
-
marchio CE;
-
indicazione se si tratta di un dispositivo riutilizzabile (R) o non riutilizzabile (NR).
3. Etichettatura riconoscimento dei segnali
Gli otoprotettori vengono inoltre categorizzati in funzione dei campi d'impiego; nello specifico: |
|||
|
⇒ |
|
|
|
⇒ |
|
|
|
⇒ |
|
|
|
⇒ |
|
|
|
|
E1: ottima idoneità; adatto soprattutto per persone con perdita di udito; E2: buona idoneità; E3: idoneità limitata. |