INDUMENTI MONOUSO: CATEGORIE E CERTIFICAZIONI
Il concetto alla base dei capi di protezione monouso è il loro utilizzo monovalente: può essere utilizzato da una sola persona e dev’essere smaltito subito dopo il primo utilizzo; questo tipo di protezione è fondamentale in ambito sanitario e alimentare poichè si tratta di ambienti sterilizzati in cui dev’essere preservata la massima igiene possibile, per evitare contaminazioni dall’esterno, e allo stesso tempo operatori e visitatori devono disporre di vestiario di protezione strettamente personale da dismettere dopo il primo utilizzo, per ragioni igieniche o sanitarie. Ma non sono i soli ambiti di utilizzo di questa tipologia di indumenti da lavoro; la protezione monouso è necessaria laddove l’utilizzatore sia esposto a getti di liquidi chimici anche tossici o spray, particolato secco, polveri, particelle radioattive e rischio fiamma. Pertanto, il vestiario usa e getta è indicato anche per vari settori industriali: dall’edilizia alle industrie chimiche e farmaceutiche, ai lavori di verniciatura, ecc
Le certificazioni della categoria monouso si suddividono in base alla tipologia di rischio da cui proteggono l’indossatore. I rischi professionali sono:
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Getti non direzionali e schizzi di liquidi chimici
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Saturazione o aerosol da particelle liquide chimiche
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Penetrazione o inalazione di particelle solide e polveri
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Carica elettrostatica
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Agenti infettivi (virus, batteri, patogeni, ecc)
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Contaminazione radioattiva
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Combustione
Gli indumenti designati per l’utilizzo monovalente rispecchiano le 3 categorie dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI):
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Categoria I – rischio basso : protezione da liquidi non corrosivi (saponi, detersivi, ecc) . In questa categoria rientrano capi di abbigliamento monouso per laboratori, addetti alla sanificazione in ambito industriale, tute usa e getta per addetti al ricevimento, ecc. Sono articoli soggetti ad autocertificazione del produttore, sulla base di verifiche sulla conformità a norme tecniche e requisiti base di sicurezza e igiene
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Categoria II – rischio intermedio : protezione da agenti chimici a basso rischio in ambito chimico-industriale, agricolo, ecc
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Categoria III – rischio grave o mortale: protezione da contaminanti chimici altamente corrosivi, da cui dev’essere evitato il contatto, e da rischio fiamma: è il livello di protezione necessario per chi lavora a contatto con prodotti decontaminanti, diserbanti e pesticidi chimici, sostanze altamente corrosive in industrie petrolchimiche, ecc: vi rientrano in questa classificazione ad esempio le tute monouso per l’industria chimica e piattaforme petrolifere. L’abbigliamento a singolo utilizzo di Categoria III è inoltre certificato per tutti quei contesti di rischio biologico e di infezione batterica/virale: per questo motivo è la categoria a cui afferiscono molti dei capi di abbigliamento monouso sanitario e ospedaliero .
Vediamo nel dettaglio le certificazioni degli indumenti protettivi monouso per ciascuna categoria di articoli :
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EN 943-1: 2019: Indumenti di protezione chimica a tenuta di gas (Tute tipo 1)
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EN 943-2: 2019: Indumenti di protezione chimica a tenuta di gas per squadre di emergenza
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EN 14065: 2009: indumenti di protezione da agenti chimici liquidi:
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EN ISO 13982-1: 2011 Indumenti di protezione da particolato solido aerodisperso, polvere e particelle secche pericolose: si riferisce a mute stagne da particelle solide.
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EN 13034: 2009 :Protezione limitata contro agenti chimici liquidi: tute di protezione da spray (tipo 6) e parti di protezione parziale del corpo . Specifica i requisiti minimi di capi di protezione da liquidi chimici: spray chimici e goccioline o aerosol di composti chimici nell’aria
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EN 1149-5: 2018: Requisiti e metodi di test di resistenza delle superfici (tessuti, ecc) a cariche elettrostatiche . Questa normativa certifica che un capo di abbigliamento monouso impedisce il rischio di sviluppo di scariche e scintille che possono provocare incendi o ustioni.
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EN 14126: Requisiti e metodi di prova per indumenti protettivi contro agenti infettivi e patogeni: è la certificazione per le tute sanitarie
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EN 1073-2: indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva di particelle
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EN ISO 14116: 2015: Requisiti di performance dei materiali, i materiali accoppiati e i capi di protezione contro rischio di propagazione di fiamma, a contatto limitato e occasionale con fiamme di entità ridotta. Sono specificati requisiti ulteriori per tali indumenti.
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EN 14683:2019 : Requisiti e metodi di test di progettazione, fabbricazione e prestazione di maschere facciali a uso medicale atte a ridurre la trasmissione di agenti infettivi, virali e patogeni in contesti clinici tra pazienti e personale sanitario, nello specifico in interventi chirurgici o altri contesti medici individuati dalla normativa. Questa certificazione riguarda anche le mascherine chirurgiche di uso comune contro Covid-19 e altri patogeni.
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EN 149 : 2009 Specifica requisiti base per semimaschere facciali filtranti antipolvere, utilizzati come dispositivi individuali per la protezione delle vie respiratorie. In questa normativa rientrano le mascherine protettive FFP2, FFP3 con o senza valvola .
Dispositivi medici
Ai sensi del regolamento UE 2017/745, si definisce dispositivo medico qualsiasi strumentazione (software di controllo compresi), apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, destinato all’utilizzo nell’uomo per scopi di diagnosi, prevenzione, trattamento e controllo di malattie, handicap e al contro processi fisiologici. I dispositivi medici si suddividono in 4 classi (I, IIA, IIB e III) in base a invasività nel corpo, durata dell’utilizzo, alimentazione/impianto a elettricità o meno .
Nella categoria monouso si possono trovare indumenti e DPI definiti Dispositivo medico ai sensi del D.Lgs. 24 Febbraio 1997, n.46 afferenti soprattutto alla classe I (dispositivi non invasivi), a sua volta suddivisa in 2 sottoclassi:
la classe I sterile per i presidi sterili e la classe Im, per i dispositivi che svolgono funzione di misura.
Le tipologie di indumenti monouso da lavoro sono le seguenti:
- Tipo 1: impermeabili ai gas
- Tipo 2: impermeabilità limitata ai gas
- Tipo 3: Impermeabili ai liquidi chimici
- Tipo 4: protettive da polveri, pulviscolo, spruzzi
- Tipo 5: protezione contro particelle solide
- Tipo 6: protezione limitata contro i prodotti chimici liquidi
Tipo |
Descrizione |
Normative |
1 |
Indumenti di protezione contro prodotti chimici solidi, liquidi e gassosi pericolosi, inclusi aerosol liquidi
e solidi (a tenuta di gas) |
EN 943-1
EN 943-2 |
2 |
Indumenti di protezione contro prodotti chimici solidi, liquidi e gassosi pericolosi, inclusi aerosol liquidi e solidi (non a tenuta di gas) |
EN 943-1 |
3 |
Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi (a tenuta di liquidi) |
EN 14605 |
4 |
Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi (a tenuta di spruzzi) |
EN 14605 |
5 |
Indumenti di protezione per l’utilizzo contro particelle solide (prestazioni della tenuta a particelle solide disperse) |
EN 13982-1 |
6 |
Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi (protezione limitata contro agenti chimici liquidi) |
EN 13034 |
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Indumenti di protezione – prorietà elettrostatiche |
EN 1149 |
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Indumenti di protezione contro particolati solidi aerotrasportati inclusa la contaminazione radioattiva |
EN 1073 |
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Indumenti di protezione contro gli agenti infettivi |
EN 14126 |
Di seguito, una panoramica delle tipologie di indumenti e accessori usa e getta :
Tute monouso con cappuccio
Le tute monouso professionali si distinguono per la protezione completa che offrono al corpo intero, e dai rischi di natura chimica,
batterica e microbiologica a vario grado. Ogni tuta afferisce alle 6 tipologie di indumenti monouso, a seconda della tenuta rispetto a particelle solide o liquide chimiche in getto direzionale o aerosol, e naturalmente rispetto alla protezione offerta da agenti infettivi e contaminanti . Si distinguono per tessuti ad alte prestazioni, spesso intrecciati in vari strati per protezione completa da micorparticelle, liquidi e agenti chimici corrosivi, con traspirabilità e resistenza a strappi e abrasioni.
Giubbini e pantaloni usa e getta
I giubbini e pantaloni usa e getta sono capi di protezione parziale del corpo. Si tratta in gran parte di dispositivi di protezione di categoria 1, adatti per utilizzi a basso rischio. Tra le caratteristiche di alcuni dei capi di abbigliamento qui presenti, si possono trovare pantaloni usa e getta con girovita e caviglie elasticizzati per una migliore aderenza e taschino sul davanti, una divisa in tessuto TNT polipropilene a manica corta e articoli simili.
Camici usa e getta
Tra i camici da lavoro monouso, vige la distinzione tra camici sterili e camici non sterili. Nella prima categoria, vi rientrano tutti i camici sanitari e ospedalieri, e i camici utilizzati nella produzione e nei laboratori alimentari, essendo indumenti designati per preservare in modo integrale l'igiene di un ambiente ed evitare rischi di contaminazione esterna da microrganismi patogeni, o per proteggere gli indumenti dell'operatore da schizzi da secrezioni umane o particelle secche di cibi nel caso dell'industria alimentare. Nella categoria dei camici non sterili troviamo camici di protezione da sostanze chimiche altamente corrosive o contaminanti di varia natura: è l'esempio dei camici utilizzati nel laboratori chimici e farmaceutici.
Grembiuli monouso
I grembiuli usa e getta vengono impiegati per la protezione degli indumenti dell'operatore contro getti di particelle secche, schizzi e getti direzionali a bassa pressione di liquidi chimici. Sono indumenti monouso molto utilizzati nel settore della produzione alimentare, l'industria farmaceutica e per i lavori agricoli.
I tessuti con cui sono costruiti sono antistatici e traspiranti, grazie e fibre di polietilene estremamente versatili e resistenti, e come molti capi di vestiario usa e getta hanno fibre in TNT (Tessuto non tessuto) per intrappolare i microrganismi. Tra le tipologie di grembiuli, si possono trovare anche grembiuli in PVC a protezione più limitata e mantelle per parrucchieri.
Mascherine igieniche
Tra i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, le mascherine hanno una rigida regolazione normativa (secondo gli standard di EN 14683 e EN 149 rispettivamente per le mascherine chirurgiche e per le semimaschere antipolvere), a seconda della tipologia, che determina requisiti di fabbricazione, metodi di test di laboratorio per la determinazione della capacità filtrante e protettiva dalla popolazione di microrganismi e agenti infettivi. Bisogna distinguere tra le mascherine ad uso medicali, comunemente chiamate mascherine chirurgiche, e le maschere filtranti antipolvere ad uso di dispositivi di protezione delle vie aeree: quest'ultime sono le mascherine FFP2 e FFP3.
Copricapo monouso
I copricapo monouso rientrano nella categoria di accessori a singolo utilizzo per la protezione di testa e capelli. Lavorando in ambienti sterilizzati quali sale operatorie o laboratori di produzione alimentare, è fondamentale impedire la caduta di parti di capigliatura, e allo stesso tempo in qualsiasi ambiente dove vi sia presenza di microrganismi patogeni, dispersione di microparticelle secche in aria o schizzi di liquidi o getti di vapori ecc, l'operatore deve proteggere la propria chioma dal rischio di contaminazioni, agevolate spesso anche dal sudore. I materiali con cui sono intessuti sono estremamente elastici per un'agile aderenza al capo, mentre il prolipropilene garantisce buona traspirabilità .
Manicotti monouso
Per proteggere gli arti superiori con sopravesti idonee, i manicotti e i coprimaniche monouso sono gli articoli adatti. Si tratta di complementi di abbigliamento usa e getta atti a proteggere le maniche degli indumenti da getti di liquidi, grassi o oli di varia natura, o da agenti infettivi che possono annidarsi nelle vesti in ambienti esposti a rischio biologico. Vi si possono trovare anche maniche monouso antistatiche e manicotti in polietilene a uso alimentare.
Calzari e copriscarpe monouso
I copriscarpe e calzari monouso sono ormai obbligatori in molti ambienti, per garantiere l'igiene e la prevenzione da infezioni e contaminazioni. Bisogna distinguere tra calzari e sovrascarpe usa e getta igienici per ambienti sterili e copriscarpe, copristivali impermeabili in funzione antipioggia e anti-fango, con suola antiscivolo e calzari di protezione per laboratori, atti a proteggere da contaminazioni di prodotti chimici.